Una donna fuori dal comune
Leggendo un testo (scheda 3) tratto da La sorella maggiore racconta… abbiamo deciso di approfondire la vita di Armida Barelli per capire meglio la sua figura. Abbiamo scoperto come si sia impegnata per i diritti delle donne, come abbia contributo alla fondazione dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e sia stata dirigente dell’Azione Cattolica Italiana. Dalla sua storia si nota quindi come fosse una donna molto forte e di sani valori.
Si è sempre impegnata nella affermazione dei diritti delle donne e per lo sviluppo dell’istruzione e la formazione scolastica, In un periodo caratterizzato da una società patriarcale in cui la donna non aveva grandi possibilità di carriera lavorativa e indipendenza, ma era destinata al ruolo di donna e madre. Di conseguenza le ambizioni di Armida Barelli la rendevano una donna fuori dal comune. Oggi la situazione delle donne è sensibilmente migliorata, anche se temi di grande rilevanza quale la violenza sulle donne (in tutte le modalità in cui questo fenomeno sociale si realizza) o l’equità in campo lavorativo e retributivo, sono all’ordine del giorno in Italia.
Proprio con l’intento far capire alla società che le donne hanno le stesse capacità e certamente devono avere le stesse possibilità fonda il Collegio Marianum per dare alle donne l’opportunità di studiare, crescere dal punto di vista sociale e spirituale e creare il proprio futuro in un posto sicuro. Il collegio Marianum quindi non nasce con l’idea di una semplice sistemazione temporanea ma come luogo di crescita personale e per incontrare l’altro – intento che ancora oggi è alla base di tutti gli altri collegi che sono parte dell’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Nel testo analizzato in particolare ciò che ci colpisce maggiormente è la sua determinazione che risalta nel momento in cui è necessario dare un nome all’università e viene scelto “Università Cattolica del Sacro Cuore”, titolo che tuttavia non suscitò particolare entusiasmo, poiché non si riteneva che esso potesse essere all’altezza di una realizzazione scientifica e sperimentale quale è l’Università ma che trovò il consenso di Papa Benedetto XV.
Per queste ragioni consideriamo la figura di Armida Barelli più che attuale, in quanto si dimostra necessario dare alle donne la voce che meritano in ambiti in cui ancora oggi una voce non hanno.
Giorgia Di Ciano
Martina Scicolone