Un insegnamento attuale
In queste poche pagine (scheda 3), sono racchiusi i cardini fondamentali dell’Università Cattolica. Sin dalla sua nascita, i fondatori mettono in pratica gli insegnamenti che ogni giorno accompagnano la vita di un cristiano.
Queste righe, seppure risalenti a più di 100 anni fa, sono così attuali perché l’esperienza di Padre Gemelli può essere confrontata con la vita di ogni studente. In Cattolica vengono formati i futuri lavoratori, ma non solo: viene insegnato come rafforzare il proprio carattere con l’aiuto di Dio e con la fede cristiana. Perché solo confidando in Dio si riesce a superare ostacoli, di qualsiasi natura essi siano.
Oggi noi studenti non potremmo mai capire le difficoltà negli anni in cui l’Università è stata fondata. Padre Gemelli e Armida Barelli sono stati molto chiari sin da subito, avevano fatto una promessa e niente o nessuno avrebbe potuto far cambiare loro idea: “O si chiamerà Università del Sacro Cuore, o non si farà”. La perseveranza è il primo insegnamento, per quanto un’impresa / un esame universitario / un ostacolo lavorativo possa sembrare insormontabile e complesso non bisogna arrendersi alle prime difficoltà, ma essere perseveranti e fare tutto ciò che è in nostro potere per raggiungere un determinato scopo, specialmente se si è circondati da persone che credono in te, come il Cardinale Ferrari e Armida Barelli che non hanno mai smesso di credere nella nascita della nostra Università.
E questo ci porta al secondo insegnamento, La fede: l’obiettivo di P. Gemelli se pur molto sfidante e nobile, in sé egli sapeva di non essere da solo, oltre l’aiuto di Armida e del Cardinale Ferrari, sapeva che il Sacro Cuore non lo avrebbe abbandonato lungo il percorso: “Confida, io sono con te, ti aiuterò”. Questo ci insegna che non siamo soli nelle scelte e nel percorso di vita, ma sempre possiamo contare nel supporto della Fede, che è qualcosa di più grande di noi.
“Fate una cosa grandiosa”: in sé l’obiettivo era sfidante e quindi il risultato non avrebbe potuto essere da meno, l’Università aveva ottenuto finalmente tutte le approvazioni e l’emozione di Armida era immensa! Bisognava adesso renderla una cosa ineguagliabile e all’altezza del suo nome tanto voluto. Questo ci insegna che ognuno di noi nel suo piccolo può contribuire a qualcosa di grande e significativo per la comunità.
“Fatiche e dolori”: dopo aver fondato burocraticamente l’Università veniva il lavoro vero, il lavoro “pesante”. Si aveva a disposizione solo il fabbricato, bisognava iniziare concretamente a creare l’università come luogo di cultura, formazione, incontro e crescita: l’Università che oggi conosciamo. Il Cardinal Ferrari, con la sua instancabile dedizione è un esempio di amore e cura. Da uomo con spiritualità così alta e fede così profonda abbiamo tanto da imparare noi giovani. Se teniamo veramente tanto a qualcosa, siamo disposti a fare di tutto, sopportare fatiche e dolori sapendo nel profondo del nostro cuore che lo stiamo facendo per qualcosa o per qualcuno per cui ne vale la pena. Perché nulla è possibile senza impegno e sacrifici, un insegnamento sempre attuale e incoraggiante.
L’ultimo punto è l’aiuto dal Cielo: “Ora posso morire, vi aiuterò dal cielo”: Il Cardinale Ferrari dall’alto è orgoglioso di ciò che oggi rappresenta l’università per gli studenti ma anche per tutta la comunità; ha protetto l’Università sin da quando ancora era un’idea e ci continua a proteggere dall’alto, aiutandoci ad affrontare, con l’amore del Sacro Cuore di Gesù, le difficoltà che possiamo incontrare durante la nostra vita universitaria.
Claudia Galatello