Armida Barelli esempio nel mondo
Il 7 dicembre 1921 fu una giornata storica – racconta Armida Barelli con riferimento all’inaugurazione della Cappella del Sacro Cuore e di quella dell’Università. Il Cardinal Achille Ratti, Arcivescovo di Milano (8 settembre 1921 – 6 febbraio 1922) che rappresentava il S. Padre, in quel giorno prese la parola per spiegare “quanto convenisse all’Università essere dedicata al Sacro Cuore perché in esso si realizzava quell’unione tra uomo e Dio, tra finito e infinito, tra la nostra scienza limitata e contingente e il sapere eterno a cui noi aneliamo sempre; e solo nel Cuore di Cristo si trova la vera sapienza che è amore”. Armida Barelli, come cassiera dell’Università, dovette tenere un discorso e prima di parlare aveva annotato nei suoi ricordi “mai ebbi tanta paura come quella volta!”. Cercando di vincere la ritrosia di parlare in pubblico, la diffidenza di un pubblico che guardava come se volesse dire “non è questa la sede in cui deve parlare una donna”, e fidandosi sempre e solo del Sacro Cuore, Armida esordì ricordando che “la nostra cara Università necessitava non solo delle Marie, così intellettuali e contemplative, ma anche delle Marte che dovevano provvedere ai bisogno materiali”; infatti, passando in rassegna la grandezza di tale Ateneo che traeva la sua potenza nella figura del Rettore, nella preparazione dei suoi docenti, nei programmi di primo ordine, nell’arredamento laboratoriale e strumentale delle varie aule, nominò tutti i vari benefattori, i cattolici italiani, promotori e sostenitori di questo Ateneo che con tanti sacrifici avevano donato quanto era in loro possesso.
Scheda 5 (pag. 238-240 e 234-235)
Articoli
- Sapienza umana e divina
- Un faro a guida nel cammino
- Una donna di oggi
- Donna autorevole e umile
- Fede, concretezza e umiltà in Armida Barelli