Armida Barelli: fede incrollabile
L’Università cattolica del Sacro Cuore può essere considerata il “primo miracolo” di Armida Barelli (scheda 2). Promisero padre Gemelli, Francesco Olgiati, Ludovico Necchi, Giuseppe Toniolo e la nostra Armida “[..] di dedicare l’Università Cattolica al Sacro Cuore, se ci concede di farla. Abbiamo bisogno di un miracolo per riuscire” … E il miracolo avvenne! Ida ricorda quel momento con una semplicità estrema facendo trapelare senza ostentazione l’intervento del Divino. Agostino Gemelli sulla rivista Vita e pensiero scrisse
L’Università Cattolica del Sacro Cuore è uscita dal Suo cuore così come Egli l’ha voluta. Ciò che c’è di meno buono lo abbiamo messo noi. Ed è così che il sogno è diventato realtà
Armida credendo nella provvidenza, ha avuto la fede di aspettare per tre ore (dallo scadere del contratto) il milione (quota per l’acquisto dell’immobile) necessario per edificare il suo sogno. Frutto sicuramente della sua perseveranza, delle costanti preghiere e del “bisogno di sperare contro ogni speranza”. Noto il suo desiderio di un voto a Dio per salvare i suoi fratelli dalla guerra, e bramoso il suo amore per il Sacro Cuore decise di rendere Grazia con la fondazione di una Università cattolica. Dopo questa scelta non facile si mise all’opera per avere la benedizione del cardinale arcivescovo Ferrari, per cercare la sede dell’università e per raccogliere denaro. Risultati fallimentari in ogni tentativo. Ma solo in apparenza perché nonostante le difficoltà del dopo guerra, Armida trovò l’antico Convento delle Umiliate in via S. Agnese e un buon benefattore, che rese possibile la realizzazione di questo sogno, considerato da tutti un‘utopia.
Nel giro di tre anni, quel 7 dicembre 1921, vennero create le condizioni per la nascita di un Ateneo che oggi, a cent’anni dalla fondazione, con 5 sedi, 12 facoltà e oltre 45 mila studenti, rappresenta una delle istituzioni più importanti del nostro paese. Senza lo spirito di iniziativa di Armida, l’Università non avrebbe avuto modo di esistere, ma è, anche grazie ai suoi successori che l’Università è decollata, mantenendo vivi i capisaldi nei quali la sua fondatrice credeva: Provvidenza e Preghiera. Provvidenza che viene ancora oggi alimentata dalla giornata a sostegno dell’Ateneo dai cattolici italiani, e la preghiera che resta la cura per una profonda vita spirituale. In questo modo ha offerto agli studenti di allora come a quelli di oggi, la possibilità di realizzare la propria vocazione professionale, favorendo in questa Università un luogo di culto e di cultura. Concretizzando così il motto di Armida “santificarsi per santificare”: si possono imparare e consolidare i valori cristiani nel pieno rispetto delle diversità culturali, etniche e religiose, grazie anche alla continua assistenza spirituale offerta. L’espressione “istruirsi per istruire” è alla base dell’offerta formativa dell’Università Cattolica, una solida preparazione culturale, professionale, e pluridisciplinare è garanzia per ogni singolo studente.
Alessia Casarano
Roberta Laperuta
Sara Pagliuca
Federica Romano
Angela Russo