Una donna oltre il tempo

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Armida Barelli pone la domanda sul mantenimento dell’Università Cattolica poiché ogni anno era necessario trovare un finanziamento. Proprio dopo l’inaugurazione dell’Ateneo, il cardinal Ratti suggerisce ad Armida di fondare l’Associazione degli Amici dell’Università e di invitare i cattolici a versare un contributo di 10 lire ognuno. Armida così fece, ma non ci fu il riscontro desiderato. Fu sempre il cardinal Ratti a suggerire di rivolgersi a papa Benedetto XV per chiedergli di indire una questua annua in un giorno fisso. Davanti al rifiuto del Santo Padre, Armida si sentì dire dal suo Vescovo, come obbedienza, di continuare a chiederglielo ogni volta che veniva ricevuta in udienza da lui. Armida si chiedeva in cuor suo: “Come faccio a presentarmi da Sua Santità, Benedetto XV, e ripetere ogni volta la stessa cosa? Finirà per mandarmi via e non ricevermi più e allora sarà un guaio…”. Continue erano le preghiere che rivolgeva al Sacro Cuore perché “la aiutasse ad obbedire al suo Vescovo e non far inquietare il Papa”. Avvenne poi che ci fu il cambio di guardia del Successore di Pietro: al soglio pontificio arrivò il cardinal Achille Ratti con il titolo di Papa Pio XI (6 febbraio 1922) che si dichiarò subito amico dell’Università Cattolica. Nonostante questa dichiarazione, però, davanti alla richiesta di Armida Barelli di indire una Giornata Universitaria, il Papa rifiutò. Pio XI aiutò però Armida a raccogliere dei fondi per quell’anno, ma non concesse la continuità. E allora Armida si rivolse all’unico che poteva aiutarla: il Sacro Cuore. A Lui chiese di intervenire. E Lui intervenne, dandole il coraggio di dire al Santo Padre ogni volta che andava da Lui: “Mi perdoni Santo Padre ma io ho l’obbligo di chiederle la questua per l’Università Cattolica del Sacro Cuore, me l’ha imposto il mio Arcivescovo!”. Nella festa di San Giuseppe del 1924 il papa, appena vide Armida Barelli, le consegnò il Decreto papale che istituiva, per sempre, l’obbligo di fare la questua per la Giornata Universitaria nella domenica di Passione, dicendole: “Ora finirà di dirmi che il suo Arcivescovo le ha imposto di chiedere la questua al Papa…”. E così Armida, prima ancora di ringraziare il Santo Padre, uscì con queste parole: “Benedetta l’obbedienza… senza quel… tremendo comando, non avrei avuto la forza e il coraggio di insistere come ho fatto: benedetta l’obbedienza!”. La giornata dell’Università Cattolica da quel giorno ebbe uno sviluppo impensato.

Scheda 6 (pag. 240-243)


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